Plastificazione: tutto quello che c’è da sapere
La Plastificazione della carta è un processo antico e nobile durante il quale, attraverso un’apposita tecnologia, si riesce ad unire lo strato di carta con una pellicola trasparente opaca o lucida (foil trasparente formato dall’unione di numerosissimi granuli plastici) che ha lo scopo di donare maggiore resistenza al prodotto cartaceo. La Plastificazione inoltre è utilizzata da professionisti e da aziende per conferire pregio, utile anche per evitare contraffazioni dei documenti. Vi sono numerose tipologie di plastificazione che possono variare in base a diversi fattori come: materiale utilizzato, tipologia di lavorazione, grafica richiesta e tanti altri.
Cosa si plastifica in genere?
Come già detto in precedenza la principale applicazione è nel cartaceo. Può sembrare banale ma la carta è ampiamente utilizzata in qualsiasi contesto e quindi può dare un impatto positivo all’immagine e al messaggio che si vuole dare e trasmettere. Pensiamo al settore del Food & Beverage: avere un packaging accattivante e attento ai dettagli a volte può guidare la scelta finale del consumatore. Le applicazioni che si possono avere con tali fogli plastificati sono numerosissime. Andiamo però a capire bene di cosa si tratta a livello tecnico, quanti tipi di lavorazioni esistono e come plastificare la carta in base alle proprie esigenze.
Tipologie di plastificazione:
Le principali e di maggior rilievo sono:
- Dry
- Wet Acqua
- Solventless
Andiamo ad analizzarle singolarmente per capire bene le differenze principali e quale scegliere in base alle proprie necessità:
a) Dry
Tramite questa lavorazione si applicano Film pre-incollati senza solvente, il quale viene eliminato grazie al calore del macchinario. I tempi di lavorazione sono molto rapidi ed il risultato finale è brillante. E’ una lavorazione più veloce rispetto le altre ed è ideale per tirature medio basse con film più spesso. Permette inoltre una flessibilità nel cambio formato. Trattandosi un film pretrattato il costo è leggermente superiore.
b) Solventless
É una lavorazione molto particolare in quanto non prevede l’utilizzo di solventi chimici nella colla, lasciando il materiale finale privo di residui solventi prima di accoppiare la carta. Ideale per i prodotti rivolti all’infanzia e al settore alimentare. E’ particolare poiché utilizza colle senza solventi con una grammatura molto leggera, è condizionata, però, dall’ utilizzo di antiscartino in fase di stampa.
Si tratta di una lavorazione Ecosostenibile con un notevole risparmio energetico.
c) Wet Acqua
É una lavorazione che utilizza una colla a base acquosa che, nelle fasi di lavorazione viene essiccata tramite appositi forni. La colla non è presente nel film ma viene applicata successivamente. inoltre utilizza un film di spessore inferiore rispetto alle altre lavorazioni ed è considerata tra le più ecologiche. Questa tecnica di plastificazione, molto simile alla Solventless, viene usata per l’accoppiamento di carta o cartone con un Film wet per mezzo di un collante umido. Si utilizza quindi su lavorazioni delicate tramite un processo che va ad utilizzare acqua e colla durante la fase di accoppiamento, con lo scopo di evitare il danneggiamento della carta. In genere è utilizzata per dare brillantezza ed adesione su supporti difficili. Ideale anche per fondi metallizzati. Utilizzata soprattutto per tirature elevate poiché necessita di un tempo di avviamento più lungo rispetto le altre lavorazioni.
Che ruolo ha un plastificatore?
Il plastificatore è colui che è addetto al controllo della plastificatrice. É il responsabile in prima persona del macchinario e delle lavorazioni che ne derivano. É un ruolo abbastanza particolare poiché, come nel nostro caso, il core business ruota appunto intorno alla gestione di macchinari complessi che danno vita al nostro semilavorato. Perciò è nostra premura curare e selezionare sia le lavorazioni sia avere un personale qualificato con esperienza, in grado di gestire al meglio tutte le criticità che si possono presentare durante il processo.